Maaseik (Belgio), 29 gennaio 2012
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Matteo Burgsthaler al servizio in salto
float al Fontescodella (foto Trabalza)


E’ stata contraddistinta dal riposo, dall’allenamento ma anche da un lungo viaggio fra aereo e pullman la giornata della Trentino Volley all’indomani dello splendido successo in casa della Lube Banca Marche Macerata.
La comitiva gialloblù, rimasta a Macerata dopo il 3-0 ottenuto al Fontescodella, ha infatti raggiunto nella tarda serata Maaseik, sede martedì sera dell’andata dei Playoff 12 di 2012 CEV Volleyball Champions League. Nelle ore che hanno preceduto il trasferimento in Belgio, Radostin Stoytchev ha voluto programmare per i giocatori un po’ di relax ma anche una seduta mista fra pesi e tecnica svolta in mattinata proprio nell’impianto marchigiano.
Il ritorno al Fontescodella a nemmeno dodici ore di distanza dalla partita di campionato, che ha proiettato l’Itas Diatec Trentino a +6 in classifica di Serie A1 Sustenium rispetto alla prima inseguitrice, ha visto la rosa gialloblù dividersi in due gruppi: i cosiddetti titolari ha lavorato in sala pesi mentre tutti gli altri (Djuric e Burgsthaler compresi) hanno invece sostenuto una seduta tecnica di circa un’ora e mezza.
Il giorno dopo avverto sensazioni ancora più belle ed intense; quando fai parte di un gruppo come questo, composto solo da campioni in campo e fuori, e riesci pure a renderti utile provi un misto fra orgoglio e felicità difficilmente descrivibili – a parlare è proprio Matteo Burgsthaler, protagonista di un ingresso a metà partita rivelatosi decisivo per il risultato finale - . Per un trentino d’origine come me, essere nella squadra della mia città che è anche la migliore del Mondo da diverso tempo è qualcosa di unico, straordinario, e a maggior ragione sono contento di aver fatto la mia parte per aiutare a portare a casa la vittoria”.
Il 3-0 di ieri è un risultato importantissimo non solo per i tre punti guadagnati proprio sulla stessa Lube – continua il centrale di Villazzano - : vincere in quel modo ci ha permesso di credere ancora di più nei nostri mezzi; sono i particolari a fare la differenza. In una pallavolo di così alto livello come quella vista in questo match noi siamo stati più bravi in alcune piccole cose, con lampi importanti nei momenti decisivi. A livello di fondamentali, poi, il muro ha avuto un ruolo primario: avevamo preparato tatticamente bene la partita in settimana e lo si è visto non solo nella quantità superiore di block diretti realizzati ma anche nel lavoro sporco svolto con quelli passivi. Per un centrale entrare a gara in corso può anche essere un vantaggio: sembra un paradosso, ma vedere la prima parte della gara da fuori ti permette di capire meglio che scelte eventualmente fare e come agisce il palleggiatore avversario. E’ anche per questo motivo che sono riuscito subito a calarmi nel clima partita; il confronto con i compagni ed in particolar modo con Birarelli è stato utilissimo”.
I ritmi sono elevatissimi e non possiamo certamente fermarci a guardare quanto fatto sabato sera al Fontescodella – conclude Matteo - . Martedì in Belgio ci attende un’altra partita importantissima, stiamo già pensando a quella”.


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